ATTENZIONE: il sito dell'Ordine dei Biologi del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta è in aggiornamento, alcuni contenuti potrebbero non essere disponibiliATTENZIONE: il sito dell'Ordine dei Biologi del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta è in aggiornamento, alcuni contenuti potrebbero non essere disponibili 

Un giorno storico per la professione del Biologo.

Il Ministro della Salute ha annunciato l’avvenuta “bollinatura” da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze del decreto sul riordino delle professioni sanitarie, un provvedimento atteso da anni e che finalmente segna un cambio di passo concreto nel riconoscimento del ruolo del Biologo all’interno del Sistema Sanitario italiano.

Tra le novità più significative, il decreto apre ufficialmente l’accesso dei Biologi alle Scuole di Specializzazione in Igiene Pubblica ad Indirizzo Ambientale.
Si tratta di un risultato di enorme rilievo: per la prima volta, i Biologi potranno intraprendere percorsi di formazione post-laurea tradizionalmente riservati ad altre professioni sanitarie e acquisire competenze strategiche che consentiranno l’inserimento nei contesti gestionali e organizzativi del Servizio Sanitario Nazionale, fino alla possibilità di ricoprire ruoli di direzione nei presidi sanitari.

Questo riconoscimento non arriva per caso. È il frutto di un impegno costante e di una battaglia istituzionale che la Categoria, insieme alla Fnob (Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi), porta avanti da molti anni.

Nel tempo, i Biologi hanno operato in ambito ambientale, sanitario, laboratoristico e di prevenzione, offrendo un contributo essenziale alla tutela della Salute Pubblica. Tuttavia, mancava ancora un riconoscimento normativo che valorizzasse pienamente tali competenze. Con questo decreto, finalmente viene colmata una lacuna storica.

L’ingresso nelle scuole di specializzazione si inserisce in un quadro più ampio, che comprende anche:

  • il decreto attuativo della legge 163/2021 sulle lauree abilitanti,
  • la definizione delle competenze professionali dei Biologi, inclusa la possibilità di sottoscrivere rapporti di prova, anche per i Biologi Ambientali.

Questi elementi, combinati, segnano il passaggio da una professione spesso percepita come “tecnica” a una professione pienamente riconosciuta nel suo valore sanitario, decisionale e strategico.

Si tratta diuUn obiettivo che abbiamo perseguito con determinazione, certi della rilevanza del nostro ruolo nella salvaguardia della salute delle persone e dell’ambiente.

Questo decreto rappresenta non solo un’opportunità formativa, ma soprattutto il riconoscimento del valore, della competenza e del prestigio dei Biologi italiani.

Ciò che per anni è stato un auspicio, oggi diventa realtà: la nostra professione entra ufficialmente nella struttura del Servizio Sanitario Nazionale, con pari dignità e responsabilità.

Un risultato che ci riempie di orgoglio e che apre la strada a nuove prospettive professionali per tutti i Biologi, presenti e futuri.

Comunicazione ufficiale.