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Grande successo a Caserta per il convegno organizzato dalla Fondazione Italiana Biologi (FIB), dedicato al tema “Nutrizione clinica e oncologia integrata tra genetica, metabolismo e ambiente: esperienze e prospettive a confronto”.

L’evento, svoltosi presso l’Hotel Belvedere il 23 e 24 novembre, ha registrato il tutto esaurito, richiamando quasi 300 Biologi provenienti da tutta Italia.

Organizzato con il contributo del Coordinamento Nazionale Biologi Ambientali (CNBA), del Coordinamento Nazionale Biologi Nutrizionisti (CNBN), della Società Italiana di Biologia e Alimentazione (SIBA) e della DDClinic Foundation ETS, il convegno ha offerto due intense giornate di approfondimenti scientifici su temi di grande attualità, con particolare attenzione al rapporto tra alimentazione, genetica, ambiente e prevenzione oncologica.

Tra gli interventi più significativi, il prof. Giuseppe Novelli ha illustrato le connessioni tra alimentazione e genetica, mentre il prof. Antonio Giordano ha esplorato i legami tra nutrizione e cancro. La tossicologa Teresa Rosaria Verde ha analizzato l’impatto degli inquinanti ambientali sul metabolismo umano, mentre il prof. Philippe Lagard dell’Università di Parigi ha presentato un approccio globale di integrazione nutraceutica per migliorare le cure oncologiche. Di grande interesse anche il contributo del prof. Marco Trifuoggi dell’Università Federico II di Napoli, che ha discusso come scegliere le acque migliori per il benessere.

Il congresso ha messo in evidenza il ruolo fondamentale di alimenti come i grani antichi, ricchi di selenio e capaci di neutralizzare metalli pesanti, le alghe depuranti e la frutta e verdura autoctone, coltivate in terreni non contaminati, nella protezione dell’organismo da sostanze tossiche.

Il presidente della FIB e della FNOB ha sottolineato l’urgenza di approfondire il collegamento tra inquinamento ambientale e malattie croniche, come allergie, linfomi e infertilità, e ha ribadito l’importanza di strumenti di screening come l’esame mineralometrico del capello per identificare e monitorare l’esposizione alle sostanze tossiche.

La nutrizione non è più soltanto un mezzo per migliorare il benessere fisico o gestire patologie come obesità e malattie cardiovascolari, ma rappresenta una vera e propria arma contro i danni provocati dagli inquinanti ambientali, contribuendo a tutelare la salute delle generazioni future.