L'Ordine dei Biologi PLV sta attualmente prendendo provvedimenti per regolarizzare la situazione degli iscritti che non hanno ancora comunicato il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC), come previsto dalla legge. In base ai Decreti Legge n.185/2008, n.179/2012 e n.76/2020, ogni professionista è obbligato a dotarsi di un indirizzo PEC e a comunicarlo al proprio Ordine. La mancata comunicazione comporta sanzioni, tra cui la sospensione dall'Albo professionale.
Provvedimenti in corso e le conseguenze della mancata comunicazione della PEC
Al fine di garantire che tutti gli iscritti siano in regola con questo obbligo, l'Ordine ha avviato una serie di azioni per sollecitare la comunicazione degli indirizzi PEC da parte degli iscritti. Gli iscritti che non hanno ancora comunicato il loro indirizzo PEC riceveranno una prima comunicazione via e-mail, con la richiesta di regolarizzare la propria situazione entro 30 giorni dal ricevimento della lettera.
Se, trascorso tale termine, non verrà fornito l'indirizzo PEC, seguirà una diffida inviata tramite raccomandata A/R. In caso di ulteriore inadempimento, l'Ordine procederà con la sospensione dell’iscritto dall'Albo, una misura automatica che entrerà in vigore senza ulteriori formalità.
Perché è essenziale comunicare il proprio indirizzo PEC
La comunicazione dell'indirizzo PEC è un obbligo di legge per tutti gli iscritti agli Ordini professionali. La PEC consente di ricevere comunicazioni ufficiali in modo sicuro, tracciabile e tempestivo. La mancata comunicazione non solo comporta la sospensione dall'Albo, ma può anche impedire di ricevere documenti e notifiche importanti per l'attività professionale.
Come ottemperare all’obbligo di comunicazione del PEC
Gli iscritti che non possiedono ancora un indirizzo PEC sono tenuti ad attivarlo presso un fornitore di loro scelta. Per evitare oneri aggiuntivi, l'Ordine dei Biologi PLV ha sottoscritto una convenzione con Aruba, che permette agli iscritti di attivare gratuitamente una casella PEC. Per attivare l'account PEC gratuito offerto dall'Ordine, basta contattare la segreteria.
Chi possiede già un indirizzo PEC attivo da un fornitore qualsiasi può continuare a utilizzarlo, ma deve verificare che l'indirizzo sia stato correttamente comunicato all'Ordine attraverso l'Area Riservata e che sia ancora attivo.
Le conseguenze del mancato adempimento
In sintesi, chi non regolarizzerà la propria posizione entro 30 giorni dalla ricezione della prima comunicazione via e-mail riceverà una diffida tramite raccomandata A/R. Se non verrà fornito l’indirizzo PEC, seguirà la sospensione dall’esercizio della professione. La sospensione resterà in vigore fino a quando l'iscritto non regolarizzerà la propria situazione comunicando il proprio indirizzo PEC.
Invitiamo tutti gli iscritti a regolarizzare quanto prima la propria situazione.