Oggi, 20 maggio, celebriamo la Giornata Mondiale delle Api, una ricorrenza di fondamentale importanza per sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo il ruolo cruciale di questi insetti nel nostro ecosistema e nella nostra sicurezza alimentare.
Istituita nel 2017 dalle Nazioni Unite su proposta della Slovenia, questa giornata celebra la figura dell'apicoltore Anton Janša, nato proprio il 20 maggio 1734, considerato uno dei pionieri dell'apicoltura moderna. Janša fu un apicoltore sloveno che, nel XVIII secolo, introdusse importanti innovazioni nell'allevamento delle api, contribuendo allo sviluppo dell'apicoltura moderna. Il suo lavoro è ancora oggi una pietra miliare in questo campo. L’obiettivo di questa giornata è quello di sensibilizzare sulla protezione delle api, ma anche degli altri impollinatori, in quanto fondamentali per la nostra vita quotidiana e la nostra sopravvivenza.
L'importanza di questa ricorrenza
L’importanza di questa giornata non si limita a una semplice celebrazione, ma si estende a un invito all'azione per la conservazione della biodiversità e la protezione degli impollinatori. Le api, insieme ad altri insetti impollinatori, svolgono un ruolo imprescindibile nella produzione agricola mondiale e nell'ecosistema naturale. Senza di esse, infatti, molte colture alimentari non potrebbero essere impollinate, riducendo la disponibilità di cibo e minacciando l'equilibrio ecologico.
Ogni anno, in occasione di questa giornata, vengono organizzati eventi, conferenze e attività di sensibilizzazione in tutto il mondo per promuovere pratiche di tutela nei confronti delle api.
Il ruolo ecosistemico delle api e i "servizi" che offrono
Le api, in quanto impollinatori fondamentali, vengono spesso descritte come "fornitori di servizi ecosistemici". Tuttavia, è importante riflettere sulla fraintendibilità del termine "servizio" e sull'approccio implicito che porta con sé, specialmente in ambito scientifico. Questo termine è diventato parte del linguaggio comune, come di quello scientifico, per descrivere i benefici che le api e altri organismi forniscono agli esseri umani, come l'impollinazione delle colture, che è essenziale per la produzione alimentare. Ma è davvero appropriato parlare di "servizi" quando ci riferiamo alla natura?
Il termine "servizio", nella sua accezione più comune, implica una relazione di subordinazione, in cui una risorsa è utilizzata per soddisfare i bisogni di un'altra parte, in questo caso, l'uomo. Questo linguaggio antropocentrico tende a ridurre la natura a una risorsa funzionale al nostro benessere, ignorando il valore intrinseco degli esseri viventi e il loro ruolo nell'equilibrio ecologico globale.
Le api non svolgono attività per "servire" l'uomo, ma per la loro sopravvivenza e per la salute dell'ambiente in cui vivono. L'impollinazione che le api compiono è un comportamento evolutivo che ha come scopo la loro stessa perpetuazione della specie e la conservazione della biodiversità. Le api sono quindi esseri viventi che contribuiscono all'ecosistema in modi che vanno oltre il semplice beneficio per l'umanità. Riconoscere questo ci permette di superare una visione riduttiva della natura, che la vede come un insieme di risorse da sfruttare.
Se adottassimo una visione più inclusiva e rispettosa, dovremmo parlare delle api come di creature che hanno un ruolo fondamentale nell'ecosistema, e che, come effetto "involontario", apportano molti benefici anche all'uomo. La loro esistenza è essenziale per l'equilibrio della natura, e la loro protezione non dovrebbe dipendere esclusivamente dai benefici che possiamo trarne, ma dovrebbe essere basata sul riconoscimento del loro valore intrinseco come esseri viventi.
Questa riflessione ci invita a spostare l'attenzione dalla centralità dell'uomo e a considerarci parte di un sistema ecologico più ampio e interconnesso. In un'ottica One Health, che considera la salute del pianeta, degli esseri umani e degli animali come un sistema interconnesso e il cui equilibrio è alquanto delicato, dobbiamo riconoscere che la salute delle api e di tutte le altre specie è cruciale per la nostra stessa sopravvivenza. Le api non sono "al nostro servizio", ma sono esseri viventi che, come noi, dipendono dalla salute dell'ambiente che condividiamo.
Minacce per le api e come proteggerle
Purtroppo, le api sono sempre più minacciate da una serie di fattori, molti dei quali derivano direttamente dalle attività umane. Tra le principali minacce si trovano:
- L'uso indiscriminato di pesticidi: sostanze chimiche usate in agricoltura che alterano la loro capacità di orientarsi e di nutrirsi. I pesticidi possono anche compromettere il loro sistema immunitario, rendendole vulnerabili a malattie e parassiti.
- La perdita di habitat: la progressiva urbanizzazione e la conversione delle terre agricole in monocolture riducono gli habitat naturali delle api, privandole delle piante selvatiche necessarie per il loro nutrimento e la loro sopravvivenza.
- Cambiamenti climatici: alterazioni nei modelli climatici influiscono sul ciclo vitale delle piante e sui periodi di fioritura, creando disallineamenti temporali tra la disponibilità di cibo per le api e la loro attività di impollinazione.
- Malattie e parassiti: i parassiti, come il varroa destructor, e le malattie batteriche o virali, sono un altro grave rischio per le api. Questi agenti patogeni minacciano sia le popolazioni selvatiche sia quelle domestiche.
Proteggere le api per proteggere il nostro futuro
La protezione delle api non è solo una questione ambientale, ma una necessità vitale per il benessere umano. Proteggere le api significa anche proteggere la nostra salute, l’ambiente e la nostra sicurezza alimentare. Ogni singola azione che possiamo compiere per ridurre l'uso di pesticidi e di altri interferenti endocrini, ripristinare habitat naturali e promuovere pratiche agricole sostenibili può fare la differenza.
Molte organizzazioni, a partire dalle Nazioni Unite, stanno sensibilizzando governi, agricoltori e consumatori sui benefici della protezione degli impollinatori. Dobbiamo pensare alle api non solo come ad una risorsa naturale, ma come ad un elemento imprescindibile per la nostra stessa esistenza.
In prima linea in qualità di Biologi
La Giornata Mondiale delle Api ci invita a riflettere sull'importanza di questi insetti e sulla nostra responsabilità nella loro protezione. In un contesto globale sempre più minacciato da sfide ecologiche e sanitarie, proteggere le api è una delle azioni più dirette e significative che possiamo intraprendere per garantire un futuro migliore. Ogni individuo può contribuire, sia a livello locale sia globale, per proteggere questi piccoli ma straordinari esseri che sono vitali per la nostra alimentazione, la nostra salute e il nostro ambiente.
In questo contesto, i Biologi hanno un ruolo cruciale. In qualità di esperti della vita e della sua interconnessione, i Biologi sono chiamati a farsi "protettori" delle api, sia direttamente sul campo, come biologi ambientali, zoologi, entomologi, ma anche indirettamente, in qualità di divulgatori, informatori ed educatori. È attraverso la sensibilizzazione della cittadinanza che possiamo fare la differenza, creando una consapevolezza collettiva sull’importanza delle api e sul loro stato di pericolo. Promuovere pratiche agricole sostenibili, educare alla protezione della biodiversità e rendere la popolazione più consapevole dei propri impatti sull'ambiente sono alcune delle missioni fondamentali dei Biologi.
Solo attraverso un'azione congiunta possiamo sperare di proteggere questi impollinatori vitali e di garantire un futuro migliore per tutti.