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Oggi, 3 marzo, il mondo celebra la Giornata Mondiale della Fauna Selvatica, una data che ci invita a riflettere sull'importanza di proteggere la biodiversità e sull'impatto che le nostre azioni hanno sugli ecosistemi del nostro pianeta, e soprattutto sugli animali. Questa giornata è un’occasione unica per sensibilizzare e motivare azioni concrete a favore della fauna e della flora selvatiche.

Le radici della giornata e l'impegno globale

Il 3 marzo non è una data casuale: segna l’anniversario della firma della CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione), avvenuta nel 1973. Questo accordo internazionale ha rappresentato un passo fondamentale nella lotta per la protezione delle specie vulnerabili, regolamentando il commercio delle piante e degli animali selvatici per evitare che il loro sfruttamento commerciale minacciasse la loro esistenza. Oggi, la CITES include oltre 180 paesi membri e continua a essere uno strumento cruciale per garantire che il commercio di fauna e flora selvatiche non metta a rischio la sopravvivenza delle specie più fragili.

Nel 2013, in occasione del quarantesimo anniversario della firma della CITES, le Nazioni Unite hanno proclamato la Giornata Mondiale della Fauna Selvatica per promuovere la conservazione delle specie a rischio e sensibilizzare la comunità globale sui pericoli che minacciano la fauna selvatica. L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione globale sulle minacce che la fauna selvatica affronta quotidianamente, come il bracconaggio, il commercio illegale e la perdita di habitat naturali. Questa giornata diventa quindi un momento fondamentale per rafforzare l’impegno collettivo nella tutela degli ecosistemi e delle specie che li abitano.

L'importanza della fauna per l'equilibrio del pianeta

Questa giornata non si limita a celebrare la bellezza della fauna selvatica, ma ci invita a riflettere sul nostro ruolo all’interno degli ecosistemi naturali. Gli animali e le piante sono essenziali per il benessere del nostro pianeta e la nostra stessa sopravvivenza. La fauna selvaggia svolge una funzione cruciale nel mantenimento dell’equilibrio ecologico: gli impollinatori, come le api, garantiscono la produzione alimentare globale, mentre predatori come i lupi e le tigri aiutano a regolare e limitare le popolazioni di altre specie, mantenendo così la salute degli ecosistemi. Ogni tassello dell'ecosistema è essenziale nel mantenere l'equilibrio del pianeta e la vita come la conosciamo. Ma l'equilibrio si fa sempre più fragile e precario a causa delle azioni egoiste e sconsiderate dell'uomo, che più di tutti verrebbe profondamente danneggiato dal turbamento dell'equilibrio.

La fauna selvatica, infatti, è anche strettamente legata alla nostra vita quotidiana. La perdita di biodiversità, ad esempio, non significa solo la scomparsa di specie affascinanti o esotiche, ma anche un impatto diretto sulla nostra sicurezza alimentare, sulla qualità dell’acqua e sul clima. Un'area forestale che perde la sua biodiversità potrebbe diventare più vulnerabile a incendi devastanti, con conseguente perdita di risorse utili, e un oceano che perde la sua fauna marina vedrà i suoi ecosistemi collassare, con effetti devastanti per l’industria della pesca e le economie locali.

Purtroppo, la fauna selvatica è oggi minacciata da numerosi fattori, molti dei quali sono proprio frutto dell’azione umana. La deforestazione, l’urbanizzazione, l’agricoltura intensiva e l’inquinamento ambientale e acustico causano la distruzione degli habitat naturali, mentre il bracconaggio e il commercio illegale di animali contribuiscono alla rapida diminuzione delle popolazioni di specie selvatiche. Ad esempio, ogni anno circa 30.000 elefanti vengono uccisi per le loro zanne, e oltre 100.000 rinoceronti sono stati abbattuti negli ultimi 40 anni per il commercio illegale di corni. Questi crimini hanno un impatto devastante non solo per le specie coinvolte, ma anche per l'intero ecosistema.

Un impegno condiviso per il futuro: le azioni quotidiane

La Giornata Mondiale della Fauna Selvatica è, dunque, un’opportunità per riflettere, ma anche per agire. Il cambiamento non può essere rimandato, e l’emergenza è ormai globale. Molte specie, come il rinoceronte bianco e la tigre siberiana, sono sull'orlo dell'estinzione, ma insieme possiamo fare la differenza. I governi, le organizzazioni internazionali e le aziende devono collaborare per implementare politiche più severe contro il commercio illegale, promuovere pratiche agricole e industriali più sostenibili e investire nella protezione degli habitat naturali. Ma l’impegno non può fermarsi a livello istituzionale: anche ogni singolo individuo ha un ruolo fondamentale.

Le scelte quotidiane hanno un impatto diretto sulla fauna selvatica. Sostenere marchi che promuovono pratiche sostenibili, ridurre l'uso di plastica che inquina gli oceani e fare attenzione a dove e come acquistiamo prodotti derivanti da animali e piante sono tutti passi concreti che ognuno di noi può fare. Inoltre, il supporto alle organizzazioni che si occupano di conservazione, come il WWF o il CITES, può contribuire a sostenere programmi di protezione delle specie a rischio e di ripristino degli ecosistemi.

Ma ciò che rende questa giornata ancora più significativa è la speranza che trasmette. Ogni anno, grazie agli sforzi congiunti di governi, ONG e cittadini, assistiamo a piccoli ma significativi progressi: alcune specie considerate estinte in natura sono state reintrodotte con successo, come il bisonte europeo, e i programmi di conservazione delle foreste stanno restituendo habitat vitali a numerosi animali. Questi successi, seppur parziali, sono un segno che la nostra azione e il nostro impegno quotidiano possono veramente fare la differenza. La protezione della fauna selvatica non è solo una questione di preservare la bellezza del nostro mondo, ma di garantirci un futuro più equilibrato e sano, e questo interessa ciascuno di noi.